Aspiratore nasale per neonato – E’ utile?

Aspiratore nasale si, aspiratore nasale no?

Ecco il dubbio che attanaglia tante mamme e papà, soprattutto con l’arrivo dei primi freddi e dei primi temuti raffreddori.

Come per tutto ciò che riguarda il benessere di un neonato, anche in questo settore c’è chi si schiera nettamente a favore e chi drasticamente contro. Ma vediamo perché l’utilizzo dell’aspiratore nasale non è affatto da condannare.

Come per gli adulti anche per i bambini il raffreddore è uno dei più fastidiosi malanni di stagione, ma per i piccoli è anche peggio che per gli adulti. Eh si! Perché innanzitutto la capacità di soffiare il nasino per i piccoli non è una cosa tanto semplice da apprendere, nei neonati poi è impensabile come concetto.

Questo fa sì che il raffreddore determini, con la sua produzione di muco, un accumulo di questo. Ed ad un accumulo di muco consegue una raccolta ed una proliferazione al suo interno di germi e batteri, che in un bambino, con un sistema immunitario fragile perché non ancora formato, determina maggiore rischio di infezioni respiratorie anche importanti come ad esempio le otiti ricorrenti che su lungo tempo possono causare danni da non sottovalutare.

Permettere infatti che quel muco ristagni nel naso determina che germi e batteri si riproducano e raggiungano anche altri organi strettamente collegati tra loro, quali bocca, e quindi trachea bronchi e polmoni, e orecchie.

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Si, perché attraverso la tuba di Eustachio il naso si collega direttamente con l`orecchio e la bocca e in questo collegamento, che permette in condizioni normali la ventilazione dei vari distretti, trasferisce anche germi e batteri. Ecco perché è necessario, per non dire indispensabile, che il nasino dei piccoli sia ripulito da secrezioni di muco che ristagnano.

E proprio perché, come dicevamo prima, per i bambini l’azione del soffiarsi il naso non è una cosa tanto ovvia, dargli una mano non è sbagliato.

Ma come un genitore può intervenire in aiuto del proprio piccolo? Nei giorni normali è sufficiente una semplice pulizia con soluzione fisiologica nelle narici.

Tale soluzione, instillata attraverso l’uso di una siringa o di appositi spray nebulizzanti, ammorbidirà le secrezioni e stimolerà la produzione naturale di starnuti con conseguente espulsione dei muchi.

Ma quando questi muchi diventano più resistenti, soprattutto quando con i primi freddi iniziano i malanni di stagione, è allora che ricorrere agli aspiratori nasali può essere un toccasana. un toccasana per i bambini innanzitutto, perché la presenza di muchi, soprattutto quando si è in posizione supina, per esempio quando è nella navicella da carrozzina o nel lettino, occlude le vie aeree e determina apnee e ciò non fa altro che ostacolare il sonno causando ripetuti risvegli e sonni disturbati; ma un toccasana anche per i genitori, che con un bimbo che respira meglio e che dorme meglio, ne guadagneranno di riposo anche loro.

Ma come scegliere il perfetto aspiratore nasale? In primis, la delicatezza. Stiamo parlando del nasino di un neonato, che è qualcosa di delicatissimo, quindi bisogna tenerlo bene a mente. Il mercato offre tanti tipi di aspiratori ci sono quelli elettrici, quelli a pompetta, quelli a suzione. Inoltre, alcuni modelli di aerosol li hanno in dotazione.

Fondamentale è che siano usati dopo aver praticato il lavaggio nasale. Il lavaggio nasale è opportuno effettuarlo prima della nanna, ma anche al risveglio e prima dei pasti, mentre l’uso dell’aspiratore nasale deve essere limitato ai casi di raffreddore e a non più di un paio di volte al giorno.

Certo “aspirare ” non sarà un’operazione gradita al piccolo, ma pian piano lo accetterà soprattutto quando si renderà conto che è l’unica soluzione a garantirgli poppate e sonno più o meno tranquilli.