Talvolta, sono le cose apparentemente più semplici a far scatenare l’ansia a una mamma, soprattutto se questa è alla sua prima esperienza.
Pur trattandosi di una sorpresa meravigliosamente bella, un neonato porta con sé un bagaglio di gesti e di accortezze da tenere in assoluta considerazione.
Il neonato è tanto carino quanto estremamente delicato, una delicatezza che nella maggior parte dei casi conduce i genitori ad assumere una paura ed una indecisione tali da considerare il proprio bambino alla stregua di in oggetto di prezioso e vulnerabile cristallo.
Tra gli interrogativi che attanagliano i pensieri delle mamme di tutto il mondo, vi è senza ombra di dubbio alcuna quello concernente la pulizia delle orecchie.
Ad aumentare ulteriormente il tasso di difficoltà voi è il fatto che un neonato sta raramente fermo, e sembra che stia ancor meno fermo quando il caso al contrario lo richiederebbe.
Parlando in generale, è cosa buona e giusta affermare prima di tutto che ad essere particolarmente controindicati sono i bastoncini, di cui tanto ultimamente si parla in materia di riciclaggio e lunga biodegradabilità.
Particolarmente sconsigliati agli adulti, i bastoncini per le orecchie sono a maggior ragione controindicati per un neonato il cui condotto uditivo è ancor più delicato. Soffermandosi su questi ultimi, i bastoncini possono provocare lesioni anche di grave entità.
Senza poi contare che grazie a questo improbabile rimedio altro non si farebbe che spingere ulteriormente all’interno l’eventuale tappo di cerume.
Nel caso appunto in cui siano presenti particolari problematiche legate alla formazione di un fastidioso tappo di cerume, appropriato è rivolgersi al proprio pediatra di fiducia. Il tutto senza la necessità alcuna di creare inutili allarmismi, in quanto si tratta sempre e comunque di un problema di facile risoluzione e nulla affatto grave.
Nel caso in cui il pediatra accerti l’entità lieve del tappo, ai bastoncini per le orecchie bisogna preferire assolutamente dell’acqua tiepida, la quale in breve tempo uscirà dall’orecchio insieme al cerume incriminato.
Altra variabile da non dimenticare affatto è il tempo.
Al fine di scongiurare qualsiasi rischio di formazione dei tappi ci cerume, sarebbe appropriato procedere ad una accurata detersione non soltanto uno o due giorni a settimana, ma possibilmente tutti i giorni, trattando così costantemente piccoli accumuli che se non combattuti in fretta crescono con l’incedere del tempo.
Per una pulizia più profonda, basta possedere una garza sterile, la quale dovrà essere imbevuta con, come in precedenza accennato, dell’acqua calda.
Una volta ammorbidito ed eliminato lo sporco, il secondo step consiste nella pulizia della parte superficiale dell’orecchio, non meno importante delle sue frazioni profonde.
In questo caso, alla garza si può tranquillamente sostituire un piccolo asciugamano inumidito, con il quale tamponare delicatamente la parte da trattare.
Tornando nuovamente al fattore tempo, oltre che costantemente bisogna pulire le orecchie del neonato in un momento tranquillo della giornata, quando questo risulta essere meno nervoso.
Mentre si procede alla detersione, utile potrebbe risultare parlare con il proprio bambino, distraendolo da quello che per lui potrebbe rappresentare un momento se non altro sgradevole.
Oltre alla tradizionale e sempreverde acqua calda, i pediatri sono soliti consigliare apposite goccine, la cui azione, analogamente all’acqua, mira al ammorbidire e sciogliere istantaneamente il cerume presente nell’orecchio del piccolo.
In questo modo, questo si sposterà verso la parte esterna dell’orecchio, facilitando così la sua completa ed ottimale eliminazione.
Una volta procuratosi l’occorrente, bisogna prendere il neonato in braccio, tenendolo in una posizione comoda che gli impedisca di muoversi eccessivamente e di divincolarsi.
Le goccine vanno applicate all’orecchio in una dose che non deve superare le due o tre gocce, vista anche l’estrema concentrazione della formula della quale sono composte.
Dopo aver atteso un minuto, tempo necessario per una azione ideale, bisogna pulire con molta delicatezza l’orecchio facendo uso o dell’asciugamano prima citato, o di un panno che sia perfettamente pulito.
Nell’ipotesi in cui questo non sia pulito, il rischio di una qualche infezione è dietro l’angolo, vista anche un sistema immunitario che in un neonato non è ancora perfettamente sviluppato.
Mentre si attende l’azione delle goccine, una buona idea anche qui potrebbe essere giocare con il piccolo così da distoglierlo momentaneamente.
Oltre che ai tappi ci cerume, altro problema che coinvolge l’orecchio di un neonato è la dermatite atopica, la cui comparsa è testimoniata da alcuni arrossamenti. Tutto ciò che i pediatri raccomandano è, in egual misura a tutte le altre parti del corpo, utilizzare creme che mantengano idratata una pelle, come quella del neonato, spiccatamente delicata.
In questo caso puoi pensare all’applicazione della crema all’ossido di zinco, efficace anche per la dermatite da pannolino. Si può usare dopo la pulizia, con una intensità che non superi le due volte al giorno.
Anche qui, parola d’ordine rimane costanza.
Se la pelle del neonato è particolarmente soggetta a dermatite atopica, la non applicazione della crema può seccare eccessivamente la pelle, con conseguenti pruriti ed arrossamenti diffusi.