Ansia materna: cosa la scatena e come comportarsi

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Soffrite di ansia materna? Allora dovete sapere alcune cose.

Ci sono molte cose di cui preoccuparsi nella vita di tutti i giorni. Salute, lavoro, amici, soldi.

Se sei una persona che si preoccupa facilmente di qualsiasi cosa è facile farti trascinare in uno stato di ansia. Aggiungi a queste situazioni la maternità ed ecco che le cose possono farsi difficili da gestire.

Molte donne si scoprono ansiose proprio quando entrano nella fase della maternità e affrontano alcune paure, specie dopo aver partorito per la prima volta. Ci si domanda spesso se le cose si stanno facendo alla maniera giusta, se il bambino sarà sano, se è l’educazione corretta da tenere. Insomma il mestiere del genitore, quello più difficile del mondo, spesso genera ansia.

Cosa scatena l’ansia materna

Sto facendo le cose bene?

Non ho idea di quello che sto facendo! Come faccio a sapere quali decisioni sono giuste quando le altre persone magari fanno le cose in modo diverso e sono così convinte che quella è la maniera corretta?

Come Far addormentare un neonato? Meglio il lettino o la culla di tipo next to me per averlo vicino pure la notte?

Allattare al seno o con il biberon? Toglierli il latte dal seno dopo sei mesi o continuare più a lungo?

Come far rilassare il neonato? Cullandolo in braccio o acquistare un carillon per la culla da accendere quando piange?

Ma soprattutto, posso lasciarlo giocare da solo nella sua cameretta? O meglio acquistare un baby monitor per tenerlo sempre d’occhio?

Niente è giusto o sbagliato in maniera così netta. “Ogni mamma è diversa, ogni bambino è diverso. Fai le cose al tuo meglio, sentiti bene con te stessa e con tuo figlio. Ansia genera ansia, se hai preso una decisione continua per la tua strada”, dice la dottoressa Claudia De Masi psicologa  specializzata in terapia breve strategica.

C’è qualcosa che non va nel mio bambino

  • Come faccio a sapere cosa è normale e cosa no?
  • Il mio bambino è malato?
  • Quanto sta male?
  • Dovrei essere preoccupata che il mio bambino non abbia ancora raggiunto questo traguardo?

Anche in questo caso ogni bimbo è diverso dagli altri. C’è chi fa delle cose prima degli altri e chi dopo. C’è chi cammina a 10 mesi e chi ad 1 anno e mezza, non c’è la regola giusta.

Fidati dell’intuizione di madre. In caso di dubbio, consulta un medico di fiducia. E stai lontano da “Google”, è la ricetta per il disastro.

Il senso di colpa

  • Gioco abbastanza con lui?
  •  Gli leggo abbastanza libri?
  • Lo sto nutrendo abbastanza?
  • Sta guadagnando abbastanza peso?
  • Sto gestendo i suoi scoppi d’ira correttamente?
  • Lo sto preparando ad affrontare una vita con sicurezza?
  • Ed infine: sono una brava mamma per lui?

Chi non si è mai posta queste domande da madre? Il senso di colpa della mamma è il peggiore, però tranquillizzati perché la maggior parte delle volte stai facendo un ottimo lavoro.

Se ami il tuo bambino e continui a cercare di fare del tuo meglio, stai facendo le cose per bene.

Confronto con gli altri.

“Altre mamme sono meglio vestite, meglio riposate, meglio preparare, semplicemente meglio di me!” “I loro figli sono vestiti meglio, hanno stanze migliori, feste di compleanno migliori e più divertenti delle mie”.

Tieni gli occhi e le orecchie rivolti verso l’interno. Concentrati sulle cose necessarie, sulla tua vita e sulla tua famiglia. Questo è particolarmente difficile oggi giorno con i social media e internet.

È stato detto molte volte, non paragonare la tua vita quotidiana con quella di qualcun altro. I social media non raccontano MAI tutta la storia. C’è sempre più di quanto non sembri nelle foto splendidamente curate che vediamo sui social media.

Inoltre, solo perché alcune mamme amano indossare tacchi alti e rossetto non significa che devi stare male con i tuoi pantaloni da yoga e le infradito.

I tuoi figli sono nutriti, vestiti, amati e felici? Allora, sei sicuramente un’ottima mamma.

Mi annoio a fare la mamma

Spesso fare la mamma è noioso.

Mai del tempo per se stesse, solo piena dedizione ai piccoli. Le lunghe giornate passate con i bimbi piccoli succhiano attenzione, pazienza, energia e gioia. Siamo combattute tra il senso di colpa e la voglia di stare sole lontani dai figli.

Se hai pensieri di libertà, rimpiangi le cose che facevi da ragazza non significa che sei una mamma cattiva o che non ami i tuoi figli.  Significa semplicemente che sei umana e hai bisogno di un reset.

Tieni a mente che gli anni sono brevi, l’infanzia passa veloce, goditi questi momenti e questo aiuterà a temperare le lunghe giornate.

La maternità può essere un viaggio dolce amaro e complicato. L’unico modo per sopravvivere e prosperare è fare del nostro meglio per essere presenti e immergersi ogni nuovo giorno, non importa quanto estenuanti o difficili siano.

Il pensiero di avere un altro bambino

  • Quando è il momento giusto?
  • Quanto deve essere la differenza di età tra uno e l’altro?
  • Amerò un altro figlio come il primo?
  • Come posso essere buona come madre quando devo dividere il mio tempo e attenzione tra due o più bambini?
  • Come saprò quando sarò pronta ad averne un altro?

Non c’è un modo semplice per spiegarlo.

La verità generale, basata sulle esperienze e i commenti di tutte le mamme con più di un bambino, sembra essere quella . SÌ, amerai il tuo prossimo figlio o figlia tanto quanto il tuo primo. In qualche modo la tua capacità di amare si moltiplica.

Anche la differenza di età che ci sarà tra un figlio e l’altro non importerà.

Per quanto lontani come data di nascita siano i tuoi figli, staranno bene. Possono sviluppare amicizie significative con i loro fratelli, non importa quale sia il divario di età.

Dobbiamo smettere di cercare la convalida al di fuori di noi stessi, delle nostre famiglie e delle nostre case. Ciò che le altre persone scelgono di fare nel loro viaggio genitoriale è in definitiva personale. Non impone quanto sei bravo come genitore.

Facciamo del nostro meglio per lasciarsi alle spalle la colpa, il confronto e il giudizio perché sono i motivi di crescita per l’ansia nella maternità.