Da sola con il neonato: come affrontare le paure più comuni

Diventare madre è una delle esperienze più significative della vita di una donna.

Attendere un figlio, amarlo fin dal primo istante, partecipare come madre al miracolo della nascita, rende la donna la persona più felice al mondo.

Dal momento in cui una donna diventa mamma, e ciò fin dal concepimento, un fascio di emozioni la colpisce e la fanno sentire unica perché unico sarà il suo bambino.

Il diventare madre comporta un forte cambiamento nella vita di una donna, è uno stravolgimento di piani, la priorità diventa il piccolo e tutto il resto passa in secondo piano.

Soprattutto se si diventa mamme per la prima volta, oltre ai sentimenti di gioia ed euforia, molti sono anche i timori le paure, e tante le cose che fanno venire l’ansia alla mamma. Tutti questi sentimenti sono assolutamente normali e legittimi.

Una volta tornati a casa dall’ospedale la mamma e il papà dovranno imparare a conoscere il loro bambino appena nato, a capirne i bisogni cercando di soddisfarla al meglio.

I giorni in ospedale possono essere molto utili per chiedere consigli alle ostetriche sulle pratiche di igiene del bimbo e sull’allattamento.

È importante infatti che gli operatori sanitari sostengano pienamente la neo mamma attraverso la comunicazione e rendendosi disponibili all’ascolto delle necessità e dubbi della donna.

Un parto sereno e tranquillo, lo stabilire subito un contatto pelle a pelle tra mamma e bambino e avviare subito l’allattamento al seno, sono elementi che aiuteranno la madre a vivere serenamente e appieno questo momento indimenticabile.

Il contatto e la vicinanza costante tra mamma e neonato negli attimi successivi alla nascita sono molto importanti per cominciare a costruire quel meraviglioso rapporto che li accompagnerà per tutta la vita.

Per aiutare ciò, è ormai diffuso negli ospedali il roomingin, ovvero la presenza del bebè nella stanza della mamma ventiquattro ore su ventiquattro.

Alcune strutture ospedaliere permettono anche al papà di rimanere, proprio per supportare la madre in questi primi giorni molto delicati e per permettere anche al padre stesso di partecipare attivamente fin da subito alla vita familiare e godere dei primi istanti di vita del piccolo. Una volta a casa la neo mamma avrà bisogno del sostegno e aiuto, discreto della famiglia. Sarà necessario riposo sia per la madre che per il bambino.

Comincerà una nuova vita, e la mamma dovrà essere in grado di gestire il piccolo anche se da sola in casa con lui.

Le paure e le incertezze soprattutto all’inizio possono essere molte e rimanere sola con un esserino così piccolo e delicato può destabilizzare.

Ricordiamo appunto che i due devono conoscersi e che la mamma può essere stanca e dolorante e soffrire di mancanza di sonno.

Vi è un detto africano che dice che per crescere un bimbo ci vuole un villaggio.

Questo vuol dire che i parenti, i nonni dovrebbero aiutare i genitori in questi momenti, ma facendolo nel modo giusto : sarà meglio infatti che lascino la mamma e il bebè insieme nelle loro attività di cura, amore e conoscenza e loro si occupino dei lavori di casa.

Alla mamma sarà molto gradito ricevere del cibo già preparato o vedere fatta una lavatrice o passata l’aspirapolvere.

E’ sempre necessario ascoltare i bisogni e le necessità della neomamma ecco perché se si vuole aiutarla è bene non dispensare consigli non graditi o non richiesti e ascoltare veramente le sue richieste.

La neomamma deve essere quindi coccolata, deve sentirsi accolta, aiutata nella misura giusta e lasciata libera di poter sbagliare. Da non trascurare la possibilità di praticare lo yoga con il proprio neonato: aiuta a trovare l’equilibrio psicofisico, ma soprattutto a creare ancor più intimo con il proprio pargolo.

Inoltre, una madre alle prime armi dovrà imparare tutto da zero e lo potrà fare solo con l’esperienza facendo anche degli errori; non ha bisogno di certo di sentirsi giudicata, corretta continuamente.

Deve con il tempo imparare a coltivare il rapporto profondo con il suo bambino.

L’appoggio del marito e papà è fondamentale: è vero che anche lui deve affrontare tutto da zero e anche la sua vita è stravolta perché è diventato padre, ma la donna ha indubbiamente un ruolo molto più delicato.

Ella con la gravidanza e il parto ha vissuto un’esperienza unica e viscerale che l’ha resa una donna più forte, una madre più forte.

Tutta questa energia può avere degli alti e dei bassi ed ecco perché la neomamma anche nei momenti in cui è fisicamente sola con il suo bambino deve avere la certezza che il sostegno del suo compagno in ogni sua scelta è sempre presente.

Ogni madre si impegna per fare il meglio per suo figlio e sapere di avere una famiglia unite che condivide con amore le scelte è una grande forza; se viene meno questa forza la mamma potrebbe sentirsi sola, avere meno fiducia in se stessa, (proprio perché attraversa un periodo di vulnerabilità estrema) e cadere in depressione pensando di non essere all’altezza dell’arduo compito che la natura le ha dato.

Molto spesso è di grande supporto avere una rete di amicizie con cui condividere anche solo telefonicamente i propri dubbi e paure.

Magari si ha la fortuna di avere delle amiche strette che hanno avuto dei bambini quasi nello stesso periodo e allora ci si può confrontare sulle paure più comuni: perché piange, come posso calmarlo, avrà ancora fame, come disinfettare il cordone ombelicale e tanto altro…

Il conforto di un’altra mamma che sta affrontando le stesse situazioni può essere veramente potente e risollevare il morale.

Vi è anche il caso di madri per motivi di lavoro o per amore si sono trasferite e quindi hanno i loro affetti lontani.

Nelle varie città esistono numerose associazioni o gruppi di sostegno psicologico nelle quali poter essere accolte e ascoltate.

Può essere un corso pre e post parto, una rete di associazioni di sostegno alla maternità e alla genitorialità, un ambulatorio per l’allattamento o lo stesso consultorio di zona; l’importante è sentirsi capite e supportate.

Inoltre quasi tutte queste realtà invitano la mamma e il bambino, quindi questa non si dovrà preoccupare di dover lasciare il bambino a qualcuno, anzi sarà un momento di condivisione anche per lui.

Ricordiamo che anche i papà sono ben accetti e in effetti i papà di oggi sono sempre più presenti e consapevoli del proprio ruolo.

Quindi, se la mamma è serena e la famiglia armoniosa il piccolo non potrà che giovarne e sarà il suo bagaglio per il futuro.