Mughetto neonato: cause e rimedi

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Il mughetto, definito anche come “candidosi orale”, è un’infezione abbastanza comune dei neonati, soprattutto tra i 2 e i 4 mesi di vita.
Questa patologia è spesso causa di grande apprensione per i genitori che non sempre sanno cosa sia e neppure come gestirla. Vediamo quindi di che si tratta, quali le cause, i sintomi e i possibili rimedi.

Mughetto neonato
Mughetto neonato

Mughetto cos’è

Il mughetto, che fa parte delle micosi comuni dei neonati nei loro primi mesi di vita, è generato da funghi. tra cui il batterio responsabile della candida albicans, ovvero la candida. In condizioni normali, e non patologiche, la candida convive abitualmente nel cavo orale degli adulti e dei bambini, ma quando avviene un abbassamento delle difese immunitarie, o se il sistema immunitario risulta immaturo, o se sono stati assunti antibiotici e farmaci a lungo, è possibile che la candidosi prenda il sopravvento, manifestandosi in maniera visibile attraverso la presentazione orale del mughetto.

Questa patologia infettiva, se colpisce il cavo orale, attacca le mucose: lingua, interno delle guance e sul palato.

Come capire se il neonato ha il mughetto?

Nel neonato questa patologia si nota all’interno della bocca, di solito sulla lingua, dove compaiono delle piccole placche di colore bianco. Se trattate e prese in tempo, le macchie tendono a restare isolate e a regredire velocemente, e in maniera risolutiva, con le adeguate terapie. Diversamente, invece, iniziano a crescere, fino ad unirsi tra di loro e ricoprire vistose superfici del cavo orale e non solo, perché possono propagarsi ad altre zone del corpo.

Come capire se si tratta di mughetto?

Questa patologia può essere confusa anche con residui di latte rimasti dopo la poppata, o con altre che hanno una manifestazione simile, ma per accertarsi che si tratti proprio di mughetto, potete procedere strofinando delicatamente una garza sterile sulle zone interessate. Se le macchie restano vorrà dire che si tratta proprio di mughetto.

Perché viene il mughetto nei neonati?

Di solito tra le cause di questa tipologia di infezione da candida c’è un sistema immunitario depresso, specialmente per gli adulti e dopo una terapia antibiotica. Nel caso dei neonati è il loro sistema immunitario immaturo responsabile della presentazione di questa patologia. E infatti sono generalmente i neonati prematuri a soffrirne di più. Ma in generale tutti i neonati, per via di un sistema immunitario poco maturo, sono a rischio di infezione da mughetto che può anche accadere più di una volta.
Talvolta la trasmissione dell’infezione può succedere per trasmissione al nascituro, durante il parto se la madre ne è affetta, nonostante però il mughetto non sia una malattia contagiosa.

Quali sono i sintomi del mughetto nei neonati?

Il mughetto o candidosi orale ha come sintomi visibili quelli della patina bianca sulla lingua, data delle placche di colore bianco lattiginoso, che generalmente si manifestano sulla lingua e più raramente sul palato e sulla guance.
Il piccolo può sperimentare una sensazione di fastidio, con sintomi come intenso bruciore e, specialmente se le placche si estendono nel primo tratto dell’esofago, il mughetto rende difficoltosa la deglutizione durante l’allattamento o l’alimentazione. Le placche possono anche diventare parecchio dolorose e creare forte senso di disagio. Il piccolo pertanto appare molto irrequieto, irritabile, incline al pianto e, nei casi più gravi, può rifiutare di alimentarsi, per cercare di alleviare in qualche maniera il fastidio provato.
Se tali placche vengono rimosse, la situazione non migliora di certo, perché cederanno il posto ad una fortissima irritazione che porta anche a sanguinamenti.
Il mughetto neonatale coinvolge specialmente il cavo orale, presentandosi come zone biancastre. ma può attaccare anche le zone inguinali o i genitali, e in questo caso si manifesta come chiazze rosse che tendono a lacerare la pelle.

Come fare una corretta diagnosi di mughetto

Diagnosticare la candida albicans, il mughetto neonati, è piuttosto semplice: basterebbe l’attento controllo di mamma e papà. Ma qualora dovessero verificarsi dubbi in merito, la diagnosi può essere eseguita dal proprio pediatra, durante una visita obiettiva, oppure ci si può rivolgere ad un odontoiatra pediatrico. Se tuttavia ci fossero dubbi, per identificare per bene il mughetto rispetto ad altre patologie di sintomatologia simile, è possibile prelevare un campione per analizzarlo in laboratorio e intercettare l’agente patogeno che ha innescato l’infezione.

Come si cura il mughetto nei neonati e nei bambini

Il mughetto può essere trattato in base alla sua gravità. Se l’infezione da candidosi orale è in forma lieve è possibile utilizzare colluttori specifici, o effettuare sciacqui con soluzioni alcaline.
La terapia per la candida con soluzioni alcaline va estesa anche alla madre qualora, in caso di allattamento, il mughetto si sia depositato sui capezzoli della mamma, anche non contagioso. In tale evenienza si possono fare lavaggi dei capezzoli e delle areole circostanti.
Tracce di mughetto possono venire lasciate dal piccolo anche su biberon, ciucci e paracapezzoli. Proprio per questo è importante effettuare sterilizzazioni frequenti e approfondite di tutto quello che sta a contatto con la bocca del lattante.

Un’altra terapia per il mughetto da candida che si può approcciare è quella con farmaci antimicotici, sotto forma di sciroppi, che hanno proprio lo scopo di bloccare la proliferazione dei funghi.
Mentre però lo sciroppo per il mughetto è consigliato a bambini in grado di prendere il farmaco, per i neonati sono più indicati preparati in gel da applicare facilmente.
Un consiglio per coadiuvare le terapie farmacologiche è quello di fare lavaggi di acqua e bicarbonato e strofinare garze sterili imbevute di acqua sterilizzata e bicarbonato sul mughetto, per rimuovere in maniera delicata le placche. Questo lavaggio potrà essere effettuato fino anche a 5 volte al giorno, e soprattutto dopo le poppate, e fino a quando le placche non spariranno.

Come prevenire il mughetto bambini

In generale non è semplice prevenire il mughetto, ma è certamente possibile osservare delle precauzioni. Innanzitutto tenere sempre le mani ben pulite e sterilizzare a fondo ciucci, tettarelle e biberon, così da evitare la propagazione del mughetto nel cavo orale del neonato.
In questi casi potrete usare lo sterilizzatore Chicco

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Stessa cura e igiene vale per il seno della mamma, che va pulito prima e dopo ogni poppata, possibilmente con l’utilizzo di un sapone acido, così da contrastare l’insorgenza del mughetto.
Un piccolo consiglio è quello di utilizzare ciucci in silicone piuttosto che in gomma

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Come Chicco Physioforma, perché il silicone riesce a bloccare sulla superficie microbi e batteri impedendone la migrazione in altre zone dell’arco orale.

Un consiglio poi per quelle mamme che, per praticità, preparano un biberon di latte naturale per l’allattamento. Meglio conservarlo in frigo, per impedire ai batteri di proliferare.

Quando passa il mughetto?

Se diagnosticato per tempo, e curato in maniera definitiva, il mughetto ha una prognosi assolutamente positiva ed una regressione nel giro di pochi giorni. Qualora però, e superati i dieci giorni, il mughetto non accenna a sparire, o dovessero comparire anche altri sintomi, come febbre ed elevata inappetenza, è preferibile rivolgersi al pediatra di fiducia per ricevere consigli e le più opportune cure.