Sterilizzatore: cos’è, quali sono i suoi benefici e perchè usarlo

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La salute e l’ igiene del bambino devono essere la priorità per qualsiasi neo genitore, specialmente in materia di pappa. I neonati infatti non dispongono ancora di un sistema immunitario ben sviluppato, poiché durante la gestazione dipendono interamente da quello della madre. Si tratta di un fatto da tenere bene in mente nel momento in cui la mamma inizia a allattare il bambino con il biberon.

Ecco perché è importante sterilizzare il biberon con cui si allatta con il proprio pargolo. In realtà, è  necessario disinfettare e sterilizzare tutti gli oggetti con cui il piccolo può entrare in contatto: questo perché durante il primo anno di vita il bambino sarà propenso ad infilarsi in bocca praticamente ogni cosa, principalmente per sopperire al fastidio alle gengive dettato dallo spuntare dei primi dentini. Per questo l’igiene di giochi ed ausili deve essere sempre ottimale.

Quando pensiamo alla sterilizzazione di qualche oggetto, la prima immagine che ci viene in mente è quella del pentolino pieno di acqua bollente che la nostra nonna usava per disinfettare i ciucci, le tettarelle, e i biberon.

Si tratta però di metodi sorpassati ed anche piuttosto scomodi. La tecnologia in questi tempi moderni ci viene quindi in contro con una semplice soluzione che prende il nome di sterilizzatore.

Per facilitarti il compito di leggere solo quello che preferisci, ho realizzato per te un indice dei contenuti di questa guida. Eccolo qui sotto:

Che cos’è lo Sterilizzatore?

Questo fantastico strumento ha la funzione, come dice il nome stesso, di sterilizzare ed igienizzare qualunque oggetto debba essere messo a contatto con il tuo bambino. Viene solitamente utilizzato per i biberon prima di riempirli col latte, ma può essere efficace anche per succhiotti e tettarelle o i piccoli giochi che tuo figlio utilizza più spesso per “grattarsi” le gengive.

Il principio alla base dello sterilizzatore è essenzialmente lo stesso che c’era alla base della pentola di acqua bollente della nonna, ovvero quello di utilizzare le proprietà del calore, generato in maniera differente a seconda del modello di sterilizzatore per biberon adottato, per distruggere completamente i batteri ed i germi. Il calore ha infatti la peculiarità di riuscire a denaturalizzare le proteine e gli acidi nucleici portando al degrado la membrana cellulare dei microrganismi nocivi.

Come già detto esistono differenti tipologie di sterilizzatore che pur condividendo lo stesso scopo finale, lo raggiungono impiegando metodologie differenti. Le due grandi macro categorie in cui possiamo dividere questi processi sono: a caldo e a freddo. Di seguito vedremo come funzionano e quali sono pro e contro di ogni tecnica di igienizzazione.

Sterilizzatore a freddo

Lo sterilizzatore per biberon a freddo basa il suo principio purificante sulle sostanze chimiche. Detto in poche parole, non si avrà l’impiego di nessuna fonte di calore ma la funzione di sterminare germi e batteri sarà affidata totalmente a determinate soluzioni capaci di distruggere anche i microrganismi più resistenti.

Queste sostanze sono assolutamente innocue per il bambino tant’è che il biberon non deve nemmeno essere risciacquato e possono essere acquistate comodamente in farmacia.

Il procedimento è piuttosto semplice e consiste nell’immergere completamente il biberon in un contenitore pieno delle sostanze sopra citate. Questo presenta due importanti vantaggi: il primo è che non verrà impiegata alcuna fonte di energia per alimentare il sistema, la seconda, conseguente alla prima, è che questo metodo è ideale per coloro che devono viaggiare poiché sono liberi da eventuali cavi di alimentazione. Ecco quindi che usando semplicemente un contenitore ed una soluzione chimica specifica, avrai creato il tuo sterilizzatore portatile.

Lo svantaggio principale di questo tipo di sterilizzatore sono le tempistiche. Agendo chimicamente sarà infatti necessario molto più tempo per ottenere una completa igienizzazione degli oggetti, si parla infatti in media di almeno un’ ora di esposizione.

Come fare per riscaldare il latte?

Lo sterilizzatore a freddo non riscalda il latte. Se vuoi dare al tuo bambino un latte caldo sanificato, puoi acquistare uno scaldabiberon. Sul nostro portale trovi una piccola guida su come si usa lo scaldabiberon Chicco.

Sterilizzatore a caldo

Questa categoria di sterilizzatori è decisamente molto più ampia ed utilizzata. Il principio igienizzante in questo caso è fornito appunto dal calore che può essere generato con differenti metodologie.

Fra quelli più comuni troviamo lo sterilizzatore a microondeperfetto per chi cerca l’igiene assoluta dei propri oggetti; lo sterilizzatore uv che utilizza i raggi ultravioletti per uccidere i batteri, ed in fine ma non meno importante è lo sterilizzatore elettrico, economico, sicuro e veloce.

Fra gli sterilizzatori sopra citati vorremmo però soffermarci su due in particolare che sono probabilmente i più efficaci in termini di pulizia e tempistiche, ovvero quelli a microonde e quelli elettrici.

Lo sterilizzatore a microonde

Lo sterilizzatore a microonde la scelta migliore se la tua priorità è l’igiene al 100%. Le istruzioni per chi decide di adottare questo metodo sono piuttosto semplici e richiedono soltanto l’utilizzo del tuo forno domestico a microonde, hai capito bene, per sterilizzare i tuoi oggetti ti basterà inserirli nell’apposito contenitore con la giusta quantità d’acqua, come specificato nelle istruzioni, e mettere il tutto nel microonde. Pochi secondi e avrai biberon perfettamente igienizzati, privi di qualsivoglia odore (problema invece spesso presente negli sterilizzatori a vapore).

Lo sterilizzatore elettrico

E’ probabilmente la soluzione più comunemente adottata da quasi tutte le neo mamme. A questa categoria appartiene anche lo sterilizzatore a vapore che usa il calore creato da particolari resistenze elettriche per riscaldare l’acqua e generare appunto vapore acqueo, notoriamente efficace per la pulizia e l’igienizzazione. Il tasso di pulizia ottenuto è molto elevato seppur sempre inferiore a quello che si ottiene con le microonde, ma comunque sufficiente a garantire la salute di tuo figlio.

Due sono gli svantaggi principali per chi opta per questa soluzione:

  • la necessità di avere sempre a disposizione una presa elettrica, inefficace quando si è in viaggio
  • il cattivo odore (in alcuni casi) lasciato dal vapore che richiede di pulire a fondo lo sterilizzatore una volta utilizzato.

Agli sterilizzatori elettrici appartiene anche lo sterilizzatore a secco, che ha un funzionamento simile a quelli a vapore ma senza l’impiego di acqua, qui il fattore igienizzante è infatti ottenuto tramite l’irrorazione di aria ad elevata temperatura.

Conclusioni e prezzi

Avviandoci quindi alla conclusione di questa pagina esplicativa ci sentiamo di darti un ultimo consiglio su come operare la scelta più efficace e conveniente per la tua specifica situazione. La prima cosa che molti guardano è il prezzo dello sterilizzatore; niente di più sbagliato.

La salute di tuo figlio deve essere sempre la priorità per questo se possiedi già un forno a microonde è davvero consigliabile optare per uno sterilizzatore che impiega questa tecnologia. La sicurezza offerta è molto elevata per non parlare delle tempistiche estremamente ristrette.

Qualora invece non dovessi possedere un forno a microonde, lo sterilizzatore elettrico rimane comunque un ottimo ripiego ed in più economico, che in 15 minuti ti darà un biberon perfettamente igienizzato.