Dermatite da pannolino: cosa fare e come evitarla

Menù della pagina

Ti trovi alle prese con la dermatite da pannolino oppure sei un neogenitore che ne ha sentito parlare e vorrebbe avere gli strumenti per affrontarla al meglio e se possibile prevenirla?

All’interno del nostro approfondimento troverai consigli utili, che potranno aiutarti davvero ad affrontare questa situazione, comune a molti genitori.

La dermatite da pannolino, conosciuta anche come eritema da pannolino, consiste in un’infiammazione della pelle del bambino che, come del resto suggerisce il nome stesso, interessa proprio l’area coperta del pannolino. Si tratta ovviamente di zone già particolarmente sensibili, dove la pelle è molto più soggetta a infiammarsi e ad arrossarsi.

Come riconoscere se il tuo bambino è affetto da dermatite da pannolino?

Noterai che l’area attorno al sedere e alla zona genitale vengono interessate da una fastidiosa irritazione. Non devi però preoccuparti in alcuno modo: per quanto si tratti di una condizione che per il piccolo può risultare decisamente fastidiosa, non si tratta affatto di una reazione atipica.

Al contrario, la dermatite da pannolino è una condizione che quasi la totalità dei bimbi sperimenta almeno una volta entro i 24 mesi di vita. Esistono però dei momenti in cui i bimbi sono più soggetti a sviluppare questa condizione. Ad esempio, risulta particolarmente critica la fase a cavallo tra i 9 e i 12 mesi, quando il bambino inizia a stare per lungo tempo seduto e di conseguenza si crea uno sfregamento che favorisce l’insorgere del disturbo.

Come appare la dermatite da pannolino?

Esistono alcune distinzioni che permettono di riconoscere facilmente questa condizione, differenziandola rispetto ad altre reazioni allergiche o in generale a sfoghi cutanei. Nel caso in cui il bimbo presenti la dermatite da pannolino, la pelle della zona interessata apparirà a chiazze di un rosso vivo e la zona risulta spesso calda e gonfia nel momento in cui la si tocca.

Molto simile a un eritema dovuto a un’eccessiva esposizione solare, la dermatite da pannolino può essere limitata a qualche chiazza isolata, oppure può interessare aree più estese, arrivando a coprire i glutei interi. Se ritrovi questa sintomatologia nel tuo bimbo e inizi a notare che prova fastidio nel momento in cui arriva il momento di cambiarsi, allora si tratta quasi certamente di dermatite da pannolino.

Quali sono le origini di questa condizione?

Conoscere le cause che provocano la dermatite da pannolino aiuta anche a prevenirne la comparsa, andando quando possibile a limitare alcune di esse o comunque a contrastare il disturbo il prima possibile. Anzitutto, tra le cause a cui si può ascrivere la dermatite da pannolino troviamo certamente il già citato sfregamento. L’ambiente umido generato dall’indossare a lungo il pannolino, dovuto al ristagno dei liquidi che è impossibile evitare del tutto (anche con i pannolini più assorbenti), concorre con lo sfregamento dei movimenti a irritare la pelle dei piccoli. Inoltre, per i bambini che sono spesso soggetti a episodi di diarrea, la condizione può inasprirsi, in quanto feci e urina costituiscono da soli agenti irritanti per la pelle. Un altro tipo di dermatite da pannolino, a differenza di quella irritativa della quale abbiamo appena elencato alcuni esempi, è da ascriversi ad un’allergia da contatto. Questa può verificarsi nel caso in cui detersivi, creme o materiali stessi del pannolino suscitino una reazione allergica nel bimbo.

Questo tipo di condizione si differenzia dalla dermatite irritativa, perché risulta positiva alle prove allergiche: in questo caso generalemnte è sufficiente eliminare i fattori irritanti per vedere scomparire anche i sintomi.

Un’altra causa tipica della dermatite da pannolino può essere un’infezione in corso, come ad esempio la Candida. Infine, anche l’introduzione di alcune modifiche nell’alimentazione può avere un impatto diretto sulla comparsa di questa condizione, in quanto nuovi cibi potrebbero modificare la composizione delle feci e andare di conseguenza ad irritare la pelle del bimbo.

Quali sono le cure possibili per trattare la dermatite da pannolino?

Come prima cosa va detto che anche una dermatite che appare innocua non va trascurata: essa infatti va curata al più presto onde evitare l’insorgere di complicazioni in quanto la zona costituisce una grande attrattiva per funghi e batteri.

Il primo accorgimento da tenere sempre a mente e mettere in atto il prima possibile è quello di mantenere l’area il più possibile asciutta e pulita. Ecco che va detersa di frequente e asciugata con molta cura per evitare la proliferazione di batteri in un ambiente umido. Risulta particolarmente importante, inoltre, applicare della crema lenitiva, come per esempio la crema all’ossido di zinco. Anche intervenire direttamente sul pannolino può aiutare: ad esempio metterlo un po’ meno aderente oppure provare a cambiare marca potrebbe aiutare a migliorare la situazione.

Nel caso si utilizzino pannolini lavabili, l’opzione migliore è quella di cambiare detergente. Una volta messi in atto tutti questi rimedi, se nell’arco di qualche giorno la dermatite non accenna a migliorare, va consultato immediatamente il pediatra, che potrebbe prescrivere un intervento farmacologico a livello topico più puntuale.

quali sono le azioni che si possono intraprendere?

Di seguito elenchiamo la lista delle attività per prevenire questa condizione:

  • curare l’alimentazione del bambino e annotare ogni cambiamento introdotto;
  •  lavare sempre con detergenti delicati la zona, asciugando con molta cura;
  • utilizzare pannolini un po’ più larghi o di una taglia più grande.